La casa di Badalamenti passa all'associazione antimafia Impastato

La Corte di Cassazione ha stabilito la confisca definitiva della casa di Tano Badalamenti a Cinisi. Quella casa che solo cento passi separano dall’abitazione di Peppino Impastato, giovane militante di Democrazia proletaria ucciso il 9 maggio del 1978.

Un omicidio che doveva far tornare il silenzio sulla realtà mafiosa di Cinisi dove a comandare era “Tano Seduto” , così come lo chiamava Peppino Impastato dalle frequenze di Radio Aut. Con l’arma dell’ironia, nel suo programma  “Onda Pazza a Mafiopoli” Peppino Impastato ebbe il coraggio di rompere proprio quel silenzio che per mafiosi come Badalamenti “è d’oro”.

Con l’assegnazione all’associazione antimafia Impastato, finalmente altri passi e altre voci risuoneranno nei corridoi e nelle stanze della palazzina di via Umberto 183. Sono i passi della legalità, della lotta alle mafie che tolgono dignità alle persone trasformando i loro diritti in favori.

A queste voci si aggiunge anche Radio Cento Passi che dal centro di Palermo cerca di riportare in vita l’esperienza di Radio Aut chiusa nel 1980. Il progetto è stato avviato da Danilo Sulis che negli anni Settanta prestò a Peppino Impastato il ripetitore per iniziare la sua trasmissione.

Su Facebook, Myspace oppure inviando un’email a adesioni@radio100passi.net è possibile aderire alla petizione per sostenere lemittente che va in onda in streaming sul sito radiocentopassi.net

(nelle immagini: la sede di Radio Aut a Cinisi, il logo di Radio Cento Passi, il boss Tano Badalamenti al processo del 2002 che lo condannò all’ergastolo per l’omicidio Impastato, Felicita Bartolotta madre di Peppino)