RICORDIAMO VITTORIO ARRIGONI

“Esistono uomini che hanno il coraggio di sostenere le proprie idee, ma che non sono mai schiavi di esse. Sono uomini che dimostrano ogni giorno il coraggio di mettersi in gioco, sporcandosi le mani, avvicinandosi al pericolo, al dolore, alla guerra, per capire la realtà e diventare testimoni. Non sono testimoni di se stessi, autoreferenziali e boriosi, concentrati su concetti astratti ed immutabili. Sono testimoni di luce, verità e giustizia.” Valentina Sandroni – coordinamento Libera provincia di Cuneo

“Non sappiamo cos’ha pensato Vittorio, nelle mani dei suoi aguzzini. Di certo conosciamo ciò che abbiamo pensato noi, appena giunta la notizia del suo rapimento, tramutatosi presto in barbaro omicidio. Nel 2009, durante il Campeggio Resistente, “Utopia” (questo il soprannome di Vittorio) in collegamento telefonico da Gaza ci aveva rinnovato il suo invito a “Restate umani”, raccontandoci tutto ciò che viveva in quella terra, cuore del conflitto arabo-israeliano e vittima di tanti, troppi soprusi. Credevamo di rivederti presto, Vittorio, ma ora possiamo soltanto dirci addio. Qui intanto si cerca di restare umani, nonostante tutto.” Oscar Borgogno – referente presidio “Daniele Polimeni” Libera – Cuneo

“Abbiamo conosciuto Vittorio attraverso le cronache su “Il Manifesto” delle drammatiche giornate di Gaza del 2008 quando un’operazione militare dal nome terribile “Piombo fuso” massacrava centinaia di civili palestinesi. Come spesso accade, l’informazione raccontava quella guerra utilizzando la menzogna e la parzialità. Il torto era tutto da una sola parte. Ma per Vittorio ciò era inaccettabile, iniziò a scrivere e narrare la quotidianità di quell’orrenda guerra, le ambulanze colpite, le scuole e gli ospedali distrutti, le difficoltà di trovare cibo e medicinali per colpa dei blocchi alle frontiere. I suoi editoriali vennero raccolti nel libro, che prese il titolo da quelle due parole che usava per concludere i suoi articoli: “Restiamo umani”. Un’esortazione a non abbandonare la verità e avere il coraggio di dirla, di provare pietà e di non abbandonarsi all’indifferenza. Anche per questo lo abbiamo invitato al Campeggio Resistente 2009 dedicato alla libertà di informazione. Era nella sua amata Gaza ed organizzammo un collegamento telefonico precario. Per noi rispose ad alcune domande, ricordo che tutti ascoltarono con attenzione quelle parole cariche di amore per i palestinesi, parole che rivendicavano pace e giustizia in quella terra martoriata da un conflitto assurdo. Abbiamo uno splendido ricordo di te caro Vittorio. Da parte nostra ti facciamo la promessa che proveremo a “restare umani” con l’impegno delle nostre associazioni e con le nostre iniziative a partire dal Campeggio Resistente di quest’anno. Perché ci sentiamo di condividere i tuoi ideali” Nello Fierro, presidente associazione LiberaVoce

ASCOLTA L’INTERVENTO DI VITTORIO ARRIGONI AL CAMPEGGIO RESISTENTE 2009 (Madonna del Colletto – CUNEO)